Vediamo come nascono i concetti di bioarchitettura e di home wellness. Cioè di casa in cui vivere tutte le dimensioni dello stare bene.
Salute e benessere hanno subito nel corso dei secoli varie interpretazioni. Oggi quando si parla di benessere si intende uno stato che coinvolge tutti gli aspetti dell’essere umano. Caratterizza la qualità della vita di ogni singola persona. Uno stato complessivo di buona salute fisica, psichica e mentale. Il benessere viene percepito come una condizione di armonia tra uomo e ambiente.
Un approccio simile ha preso piede anche per l’architettura e la casa. Viene sempre più richiesto un ambiente abitativo da dove trarre armonia, benessere, tranquillità. Di equilibrare gli arredi, gli interni, i colori con il carattere delle persone o della famiglia che li vive. Sono tutti aspetti che possono e devono influire in modo positivo sullo stato di salute personale e della famiglia.
A questo aspetto si aggiunge anche la ricerca di un atteggiamento ecologicamente corretto nei confronti dell’ecosistema ambientale. Non è un lavoro semplice ma fondamentale per ristabilire nuove regole edilizie, abitative, urbane ed energetiche per la società dei prossimi decenni. Che dovrà fronteggiare una crisi di risorse e di valori non indifferenti.
Nasce sulla base di questi presupposti la bioarchitettura e il concetto di home wellness.
Energie positive e benessere
Se vogliamo una casa piena di energie positive e di benessere, l’arredamento va scelto non solo attraverso il nostro gusto e le preferenze personali. Servono equilibrate combinazioni di materiali e di colori. I colori ad esempio possono influenzare la nostra personalità, il buonumore e il nostro stato d’animo. Il verde provoca tranquillità, l’azzurro e il rosso donano energia, il giallo è il colore dell’abbondanza mentre il bianco conduce alla meditazione.
Pertanto una scelta consapevole e ponderata dell’arredamento interno della propria casa e una mirata progettazione delle aree verdi private, favoriscono il corso armonioso e l’equilibrio dell’energia vitale. In questo ci si ispira al Feng-Shui. Antica arte geomantica taoista della Cina, ausiliaria dell’architettura.
Concepire la casa come guscio intorno all’uomo
La Bioarchitettura è un modo di concepire la casa come guscio intorno all’uomo, ispirata ai principi dell’abitare sano.
Nella casa sana vi deve essere un equilibrato ricambio d’aria. Uno smaltimento dell’umidità efficiente. Un utilizzo di materiali naturali non trattati e certificati (legno, calce, terra, cotto, sughero, lana, cocco, ecc…). Ciò permette un’adeguata manutenzione e il possibile riciclaggio di tutti i materiali.
Questo desiderio porta a un design che risponde a criteri di una realtà diversa. Attenta ai bisogni del nostro pianeta e delle persone, ricorrendo all’uso di materiali, tecniche di lavorazione e di finitura biocompatibili. Forme, segni e colori che comunicano l’idea di naturale. La qualità dell’ambiente assume, nell’epoca attuale, una rilevanza sempre maggiore. Si manifesta attraverso un’esigenza di qualità che investe tutti i luoghi della vita sociale compresi gli spazi destinati al lavoro e all’abitazione.
La bioarchitettura mette in primo piano la gestione oculata delle risorse. La tutela della salute, la progettazione e il recupero edilizio ed ambientale.
Origine della bioarchitettura
Ha le proprie basi nelle conoscenze che si sono sviluppate in area mitteleuropea dagli anni ’60, innanzi tutto in Germania. Conoscenze che includevano inizialmente gli aspetti più fisici del costruire. Le qualità termiche e chimiche dei materiali nonché gli aspetti energetici delle costruzioni. Fanno quindi parte della bioarchitettura “classica” gli aspetti della cosiddetta “igiene ambientale” e quelli della scelta dei materiali.
Questa impostazione basata su conoscenze scientifiche, sull’impostazione “meccanica” dell’uomo, viene superata ben presto.
La casa è la componente principale del microcosmo nel quale vive l’uomo contemporaneo, che passa ormai la stragrande maggioranza del suo tempo fra “quattro mura”. L’ambiente domestico interagisce quindi con tutti gli aspetti che compongono l’uomo “olistico”. Da quelli più “grossolani” come il corpo organico, a quelli più “sottili”, come le componenti energetiche e psicologiche.
Appare allora evidente che la visione della bioarchitettura doveva essere integrata da un nuovo approccio. Un approccio in cui la casa sa relazionarsi con gli aspetti energetici e psico-emozionali dell’uomo. Legandolo alle energie del luogo e spiegando anche gli aspetti più “spirituali” del legame casa-uomo.
Bioarchitettura e home wellness
Da questo percorso nasce il concetto di home wellness che estende la sua sfera di interesse verso il benessere psico-fisico. Che coinvolge la persona nella sua globalità.
C’è una fascia di popolazione sempre più vasta che vuole espandere il wellness lifestyle anche dentro le mura domestiche. Vuole continuare a vivere in casa le esperienze positive vissute al di fuori. Dall’allenamento in palestra all’esperienza delle spa, dall’alimentazione salutistica all’architettura biocompatibile. L’home wellness diventa, quindi, il fulcro di una nuova concezione di vivere la casa. Che si esplicita nella ricerca di soluzioni abitative che aiutino a vivere meglio.
Home Wellness non significa solo attrezzature, prodotti, soluzioni, accessori, complementi d’arredo per allestire nella propria abitazione un’area fitness e benessere. Area completa di palestra, sauna, bagno turco, idromassaggio/spa e piscina.
Home Wellness significa rendere più confortevole e vivibile ogni ambiente della casa, senza trascurare la salute di chi ci abita.
La casa è sempre di più sostenibile, in armonia con l’ambiente che circonda l’uomo e con l’uomo. Il luogo in cui abitare a pieno il benessere.