La medicina estetica è una nuova branca medica. Nasce dall’intuizione che l’uomo è sano quando è in armonia con le differenti fasi della vita. Con il proprio inserimento sociale ed ambientale. Da una concezione filosofica di un uomo integrale la cui globalità va promossa, difesa e valorizzata. Questa filosofia deve permeare sempre più la medicina, che, così ispirata, può garantire la salute dell’individuo nella sua globalità. Sia grazie al coordinamento e all’integrazione delle più diverse attività specialistiche. Sia attraverso la promozione di un’articolata ed aggiornata ricerca scientifica.
La Medicina Estetica interpreta questa necessità coniugando i due principi che sono propri della sua stessa denominazione: Medicina ed Estetica.
Per un preciso programma di benessere fisico, psichico e sociale. Il vivere moderno fa pagare all’uomo un tributo altissimo in termini di danni da usura globale. Le mutate condizioni della nostra società non consentono più di ignorare il crescente interesse accordato all’aspetto fisico ed all’equilibrio psichico. Alla presentabilità sociale, all’armonia ambientale.
La gratificazione psicologica ed il peso “pubblico” di un aspetto piacevole e di una personalità sana ed armonica risultano importantissimi.
Per vivere oggi bisogna sentirsi “bene con sé stessi” a qualsiasi età. La medicina è sempre più sollecitata da pazienti che chiedono di migliorare il proprio aspetto. L’equilibrio e l’armonia complessiva per una ricerca di sicurezza personale. Ma anche una necessità professionale ed una profonda esigenza spirituale. La funzione della Medicina Estetica è quindi legata ad una precisa richiesta della collettività. Svolgendo un ruolo fondamentale nell’ambito della medicina sociale.
Per raggiungere un risultato ottimale, la Medicina Estetica attua una collaborazione multidisciplinare. Si avvale di tutte le conoscenze delle scienze fondamentali (biofisica, biochimica, fisiologia, patologia). Delle acquisizioni della medicina generale, della chirurgia e di alcune loro specializzazioni. Come: medicina interna, endocrinologia, dietologia, dermatologia, angiologia, ortopedia, fisiatria, chirurgia plastica. Degli apporti di numerose discipline umane: antropologia, filosofia, pedagogia, psicologia, sociologia, ecologia e comunicazione.
Indice degli argomenti
Scopi della medicina estetica
La Medicina Estetica ha sì per obiettivo la soluzione degli inestetismi. Ma il suo ultimo scopo è di più ampio respiro. In quanto tende a promuovere e stimolare la costruzione e la ricostruzione di una armonia e di un equilibrio individuale. Attraverso l’attivazione di un programma di medicina educativa, sociale, preventiva e correttiva, curativa e riabilitativa.
La fase preventiva rappresenta l’aspetto fondamentale della disciplina. I medici insegnano come “conoscere” ed “accettare” le strutture fisiche ereditate. Per proteggerle e gestirle secondo le regole di igiene di vita: alimentare, fisica, psicologica e comportamentale, cosmetologica.
Nella fase correttiva, il programma si avvale esclusivamente di metodologie e tecniche ufficiali: mediche, fisiochinesiterapiche, termali, cosmetiche. La Medicina Estetica tende quindi ad un individuo sano, armonico. Che viva compiutamente la propria età e sappia riconoscersi ed accettarsi. Che lavori con impegno per migliorarsi e riesca a stimarsi ed amarsi di più.
Si tratta infatti di una disciplina medica che agisce a tutto campo in favore della qualità della vita. Interpretando al meglio quanto l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) dichiara da anni: la salute deve essere considerata non come assenza di malattia ma come benessere psicofisico.
Questa è la filosofia alla quale dovrebbe essere educato chi si rivolge alla Medicina Estetica.
La nascita della medicina estetica
La Medicina Estetica nasce in Francia, come movimento medico e scientifico, nel 1973 per intuizione di Jean Jacques Legrand, endocrinologo di Parigi.
In Italia nel 1975 con la fondazione, ad opera di Carlo Alberto Bartoletti, geriatra di Roma, della Società Italiana di Medicina Estetica (SIME). La SIME dal 1976 organizza congressi annuali, sempre in collaborazione con strutture universitarie e ospedaliere per garantire ai medici la qualità e il rigore dei temi trattati.
Dall’anno accademico 1990-1991 la Società Italiana di Medicina Estetica ha promosso, con la Fondazione Internazionale Fatebenefratelli (FIF) di Roma, la prima Scuola quadriennale di formazione in Medicina Estetica. Riservata ai laureati in Medicina e Chirurgia, con 800 ore complessive di didattica.
La Scuola, con sede a Roma, è giunta al XXIV Anno Accademico di attività didattica (2013-2014). Ad oggi si sono diplomati oltre 1.500 medici italiani e stranieri.
La Scuola Internazionale di Medicina Estetica (FIF) ha aperto per il pubblico, dal 1994, presso l’Ospedale Generale “San Giovanni Calibita” Fatebenefratelli di Roma, il Servizio Ambulatoriale di Medicina Estetica (SAMEst) per il pubblico.
Queste strutture hanno una duplice finalità:
- essere sede di tirocinio pratico per i medici iscritti alla Scuola e per i Diplomati
- offrire ad un più largo strato sociale di popolazione, con tariffe agevolate, l’opportunità di usufruire di una medicina essenzialmente preventiva. Che si rivolge a chi vive a disagio la propria vita per un inestetismo mal accettato
Un’ulteriore tappa importante nella storia della Medicina Estetica è stata la realizzazione, nel 1977, della Rivista di Medicina Estetica. La rivista, a carattere multidisciplinare, è giunta al suo 37º anno di pubblicazione. E’ una rivista trimestrale che viene distribuita soprattutto a livello nazionale ma anche a livello europeo.
Il decalogo per conoscere la medicina estetica
La Medicina Estetica è stata oggetto di molto interesse mediatico negli ultimi tempi. Quello che è scaturito è stata una grande confusione sulla comprensione della disciplina.
Per fare chiarezza vi propongo semplicemente la descrizione della Medicina Estetica che ancora compare sull’editoriale della rivista scientifica della Società Italiana di Medicina Estetica.
E’ datata 1977, ovvero alle origini del movimento scientifico ma ancora oggi ispira la disciplina:
La Medicina Estetica realizza un programma di medicina sociale, preventiva, curativa e riabilitativa al servizio della collettività. Il suo scopo ultimo è la costruzione e la ricostruzione dell’equilibrio psicofisico.
Criteri da seguire per potersi avvicinare alla medicina estetica
La Società Italiana di Medicina Estetica nel voler essere vicina ai pazienti, propone loro un decalogo dei criteri da seguire per potersi avvicinare alla medicina estetica nella maniera più corretta e più sicura possibile:
- Informarsi bene: non accontentarsi ma consultare solo professionisti certificati e competenti.
- Chiedere spiegazioni: diffidare dei medici che non fanno una visita diagnostica completa prima di effettuare qualsiasi trattamento. II medico deve spiegare bene tutto quello che pensa di fare, i limiti e le complicanze possibili. Chiedere sempre al medico il “consenso informato”.
- Rivolgersi solo a professionisti certificati: verificare che il medico sia iscritto a società scientifiche, aggiornato e formato in Medicina Estetica.
- Prevenire è meglio che curare: comincia a pensare oggi a come sarai tra dieci anni e fatti indicare i comportamenti migliori da tenere per evitare di accelerare il passaggio del tempo.
- Valutare le alternative: riflettere sulle possibili metodiche d’intervento e scegliere comunque la soluzione meno invasiva.
- Dire no alla bellezza «pronta e subito»: fare attenzione a chi promette troppo, ai maghi e soprattutto fidarsi dei consigli del professionista preparato. Non insistere nel volere «qualcosa in più» .
- Pretendere la documentazione: farsi sempre rilasciare dal medico il dettaglio dei trattamenti effettuati, dei farmaci e dei presidi utilizzati.
- Non dare il risultato per scontato: non andare dal medico estetico come se fosse una passeggiata.
- Spiegare bene quale obiettivo estetico si vuole ottenere: descrivere al medico quello che si desidera e pretendere di essere informati di quello che la Medicina Estetica è in grado di fare, ma soprattutto di non fare.
- Non puntare a modelli irraggiungibili: veline e modelle non sono «reali» e i trucchi della televisione sono magici come i ritocchi alle fotografie.
Inestetismi e patologie
Gli inestetismi e le patologie di cui si occupa principalmente la medicina estetica sono:
- acne in fase attiva o cicatriziale
- acne rosacea
- adiposità localizzata
- alopecia
- emangioma
- cellulite o panniculopatia edematofibrosclerotica (P.E.F.S.)
- ipermelanosi e ipomelanosi
- iperidrosi e bromidrosi
- ipertricosi e irsutismo
- lipoatrofia
- rughe e solchi come esito di mimica facciale
- rughe e solchi come esito di un generale invecchiamento della pelle accompagnato a volte da cedimento del profilo
- smagliature
- sovrappeso
- tatuaggi
- teleangectasie e vene reticolari
Metodiche e tecniche
Le principali metodiche e tecniche utilizzate in medicina estetica sono:
- Tossina botulinica
- Fillers
- Peeling chimico
- Autotrapianto di capelli
- PRP o autorigenerazione con fattori di crescita piastrinici
- Capelli artificiali
- Intralipoterapia
- Mesoterapia
- Scleroterapia
Apparecchiature e tecnologie
Le principali apparecchiature e tecnologie utilizzate in medicina estetica sono:
- Carbossiterapia
- Elettroporazione
- Luce pulsata
- Laser
- Radiofrequenza
- Elettrolipolistesi
- Criolipolisi
I numeri in Italia
In Italia nel 2014 sono stati eseguiti oltre un milione di interventi di medicina estetica e di chirurgia plastica (1.016.377 per la precisione). Di questi, il 76% è costituito da interventi di medicina estetica e il restante 24% di chirurgia plastica. Rispetto al 2013, il numero totale degli interventi è aumentato del 6,2%.
Per la prima volta, l’intervento più eseguito di medicina estetica è la tossina botulinica (274.870 procedure, +22,9%), superando l’acido ialuronico (265.324, -8,3%). Seguono a distanza l’idrossiapatite di calcio, un filler di lunga durata (37.473, -8,3%), il peeling chimico (33.546, +8,1%) e la laser depilazione (31.620, +27,7). Gli uomini rappresentano il 14,9%% dei pazienti che si sono rivolti alla medicina estetica, in calo rispetto al 2013 (-11% rispetto al 2013).
Tossina botulinica (BOTOX®)
La tossina botulinica di tipo A, meglio nota come BOTOX®, è un prodotto che si usa in medicina estetica per correggere le fastidiose rughe di espressione del volto. La correzione ha luogo perché la tossina paralizza in maniera temporanea i muscoli responsabili delle rughe cutanee di espressione.
Fin dai primi anni 90 la tossina botulinica è stata utilizzata per trattare disturbi di tipo neurologico. Come tics nervosi, spasmi muscolari facciali e cervicali che colpivano pazienti paralizzati. Queste applicazioni hanno posto le basi scientifiche per un uso sicuro del farmaco.
Gli effetti “cosmetici” del botox sono stati scoperti successivamente. Da oltre 10 anni il suo uso è frequente e diffuso. Esistono diverse marche di tossine botuliniche in commercio come BOTOX, Dysport®, and Xeomin®.
Le indicazioni più corrette sono localizzate al terzo superiore del volto. Ovvero le rughe della glabella, le rughe frontali e le zampe di gallina. Altre indicazioni sono meno conosciute e sono appannaggio di medici esperti. Un trattamento “soft” è preferibile a un trattamento troppo aggressivo che conferisce un’espressione paralizzata ai pazienti.
L’intervento dura 10-30 minuti. Come anestesia si può usare una crema topica. Subito dopo il trattamento sono visibili solo piccoli ponfi e punture. Possono verificarsi piccole ecchimosi e può manifestarsi mal di testa nel corso della prima settimana dopo il trattamento. Non ci sono rischi permanenti nel paziente giovane e sano.
La Myastenia Grave è una controindicazione per l’utilizzo del botulino.
In una percentuale di pazienti compresa tra l’1 e il 5 % possono verificarsi ptosi palpebrale e asimmetrie del sopracciglio che scompaiono in 3-4 settimane. L’effetto farmacologico compare 3-4 giorni dopo il trattamento e dura 4-6 mesi. Se il trattamento non viene ripetuto il movimento muscolare originale torna spontaneamente.
I filler
In medicina estetica, il filler è una sostanza iniettabile nel derma o nel tessuto sottocutaneo per correggere imperfezioni della pelle. Ritoccare inestetismi del viso come rughe o cicatrici e ripristinare i volumi perduti. Letteralmente, “filler” significa “riempimento”. Le sostanze vengono infatti iniettate nel derma per colmare (appunto riempire) e spianare rughe del viso ed altri segni d’invecchiamento.
Indicazioni
Finalizzate al ringiovanimento della pelle, le iniezioni di filler rappresentano innovative ed efficaci alternative – od un valido supporto – alla chirurgia plastica.
Le punture di filler trovano indicazione nelle seguenti circostanze:
- Colmare e livellare le rughe del contorno occhi (le cosiddette zampe di gallina) e della bocca
- Aumentare/rimodellare il volume di labbra sottili
- Correggere i solchi naso-labiali
- Plasmare forma e volume di zigomi, mento e fronte
- Riempire pieghe e depressioni tipiche dell’invecchiamento
- Eliminare cicatrici lasciate da acne o da interventi chirurgici
Tipi di fillers
I fillers non sono tutti uguali. Il boom di richieste in quest’ultimo decennio ha spinto gli studiosi a ricercare fillers sempre più innovativi, efficaci e sicuri.
Il filler all’acido ialuronico è sicuramente quello più apprezzato per contrastare le rughe ed idratare la pelle in profondità. Assicurando nel contempo un effetto “soft-lifting” del tutto naturale.
Anche i fillers al collagene sono sostanze riempitive piuttosto ambite e richieste nel settore della medicina estetica. In particolare, le punture di collagene trovano indicazione nell’aumento del volume di labbra e nel trattamento di cicatrici chirurgiche o lasciate dall’acne.
Esiste, poi, un’altra categoria di filler: quella dei cosiddetti filler permanenti. In grado di volumizzare zigomi, mento e labbra mediante l’inserimento sottopelle di vere e proprie protesi non riassorbibili.
Acido ialuronico
L’acido ialuronico è un disaccaride presente in tutti i tessuti connettivi umani, compresa la cute. Questa molecola è essenziale per la formazione della matrice di collagene e di fibre elastiche. Per il mantenimento dell’idratazione cutanea. Le alterazioni dell’acido ialuronico presente nella pelle contribuiscono, nel tempo, all’invecchiamento cutaneo.
Si tratta di una molecola che ha una struttura chimica identica sia che si trovi nei batteri, negli animali o negli esseri umani. Essendo quindi chimicamente identico in tutte le specie e in tutti i tipi di tessuto, l’acido ialuronico presenta una totale biocompatibilità.
L’uso dell’acido ialuronico è ben documentato oltre che nella medicina e nella chirurgia plastica anche in altri settori della medicina quali la chirurgia oftalmica e l’ortopedia. Negli ultimi vent’anni, più di 30 milioni di persone sono state trattate con successo con prodotti a base di acido ialuronico.
Per quali difetti estetici viene utilizzato?
Le infiltrazioni a base di acido ialuronico sono indicate per la correzione di:
- Labbra – pienezza e turgore e bordo vermiglio. Volume e contorno delle labbra
- Pieghe (es. quelle nasolabiali)
- Rimodellamento del contorno del viso (es. guance e mento)
- Rughe (es. glabellari e commessure orali)
- Rughe perioculari (“zampe di gallina”)
- Esiti cicatriziali post-acneici
- Esiti cicatriziali post-traumatici
- Inestetismi dei tessuti molli
- Rimodellamento del seno e del corpo
- Esiti di rinoplastica
L’acido ialuronico viene iniettato in piccolissime dosi nelle regioni interessate mediante una siringa dotata di un ago sottilissimo. Le iniezioni di acido ialuronico vengono effettuate in ambulatorio e il trattamento dura 15-30 minuti. Generalmente non è necessaria l’anestesia locale, ma talvolta può essere utilizzata una pomata anestetica. Soprattutto per il trattamento di zone più fastidiose come le labbra.
Quanto dura il trattamento a base di acido ialuronico?
L’acido ialuronico è un prodotto riassorbibile che può avere una durata che varia da 2 mesi a 1-2 anni.
I principali prodotti presenti in commercio possono classificarsi in base ai diversi tempi di riassorbimento, sono i fillers a:
- rapido assorbimento (2-3 mesi): Juvelift, Juvederm 18, Hylaform fineline, Restilane touch
- medio riassorbimento (5-6 mesi): Juvederm 24, Juvederm 30, Juvederm 24 HV, Juvederm 30 HV, Hylaform, Hylaform Plus, Restylane Perlane, Restylane, Rofilan, Volbella
- lento riassorbimento (1 anno): Restylane Sub Q, Puragen, Voluma
- lentissimo riassorbimento (2 anni): Macrolane
L’acido ialuronico non è un filler permanente. Ciò significa che una volta iniettato, il prodotto viene progressivamente metabolizzato e quindi riassorbito dall’organismo con tempi variabili a seconda della zona trattata e del tipo di preparato utilizzato. L’effetto di riempimento e aumento di volume o attenuazione delle rughe è immediato e dura dai 2 ai 12 mesi, dopo di che è possibile ripetere il trattamento periodicamente. Trattandosi di una sostanza naturale, l’acido ialuronico non presenta particolari controindicazioni.
Nelle prime 24-48 ore dopo il trattamento a base di acido ialuronico può apparire un lieve rossore e la zona trattata potrebbe risultare leggermente più gonfia rispetto al risultato che si vuole ottenere. Raramente si può verificare un piccolo livido nella zona di iniezione. Dopo qualche ora è comunque possibile coprire la zona che è stata trattata con del trucco o del rossetto.
Associazione tra acido ialuronico e botox
Nella letteratura scientifica si trovano numerosi studi clinici che riportano come l’associazione di tossina botulinica e filler a base di acido ialuronico prolunghino i risultati estetici ottenuti. Ma, fino ad ora, non erano stati pubblicati studi che ne determinassero oggettivamente i risultati.
Da poco è stato pubblicato uno studio sperimentale che evidenzia le potenzialità della associazione tra acido ialuronico e tossina botulinica. Questo gruppo di autori ha portato avanti uno studio, approvato dall’Institutional Ethics Committee for Animal Studies, in cui sono stati coinvolti 8 conigli maschi. Attraverso questo studio gli autori hanno rilevato una misurazione oggettiva del grado di riassorbimento del filler di acido ialuronico mediante la risonanza magnetica nucleare.
Dimostrando che l’associazione del filler con tossina botulinica tipo A determina una riduzione della degradazione del filler stesso pari al 42%. E un aumento del volume rimanente alla fine del periodo di paralisi indotta dalla neurotossina pari al 50%.
Evitiamo il fai da te
In fondo è solo una punturina. Perché non farmela da solo? O farmi aiutare da qualcuno, un’amica o l’estetista.
La pensano così coloro che acquistano i filler antirughe dai siti internet delle farmacie per poi fare da sé senza passare dal medico.
Il tesserino da medico non serve per questo genere di shopping. Basta una carta di credito. Il pacchetto contenente l’elisir di giovinezza da iniettare sotto la pelle arriva direttamente a casa, e a prezzi stracciati.
Stupisce però che donne e uomini prendano sottogamba un’applicazione che può avere conseguenze serie.
Pochi hanno la percezione del rischio e sicuramente decidono il fai da te anche per non pagare il medico.
I prodotti online, comunque, costano meno del trattamento in studio. In qualche caso conta anche il fatto che possono iniettarlo o farlo iniettare da altri nelle aree dove vedono più rughe e che il medico esperto evita perché non idonee.
L’uso sbarazzino delle punture antirughe non esclude neanche il botulino. Nonostante quest’ultima sia un farmaco a tutti gli effetti, farsela iniettare dalle estetiste è sempre più facile. E costa molto meno.
Ma gli specialisti vedono sempre più pazienti deturpate dalla mano inesperta dell’estetista. E le conseguenze del fai da te possono essere anche serie.
Ad esempio iniettare in malo modo l’acido ialuronico addizionato con lidocaina può provocare uno shock anafilattico.
Le punture fatte male causano ematomi, infezioni, cattive correzioni, noduli, granulomi e ascessi anche irrecuperabili.
I rischi peggiorano se sono già stati iniettati altri composti nel viso in passato.
Molti scelgono il fai da te anche per pungersi nelle aree che il medico evita perché conosce i pericoli.
Cosa abbiamo imparato
La medicina estetica è un ramo della medicina a tutti gli effetti. Lo scopo è promuovere e stimolare la costruzione e la ricostruzione di una armonia e di un equilibrio individuale. Si avvale di numerose tecniche per la cura di molti disturbi estetici e non. La cosa fondamentale è affidarsi sempre a medici specialisti certificati ed evitare il fai da te.
1 commento su “Medicina estetica: cosa è, le sue tecniche”
ho letto su alcuni siti delle fibre di cheratina, toppik mi sembra si chiami la marca, hanno effetti contro la caduta dei capelli o sono solo una “copertura” ?