Anche in estate l’aria è densa di pollini fastidiosi per gli allergici.
Sicuramente la stagione in cui sono più presenti è la primavera. Ma anche giugno, luglio e agosto possono riservare delle sgradite sorprese per chi soffre di allergia.
I pollini estivi
Tra le piante che pollinano durante i mesi estivi e causano allergia ricordiamo :
- composite
- parietaria
- graminacee
Composite
Le composite comprendono l’ambrosia e l’artemisia o assenzio selvatico.
L’ambrosia è un’erba infestante che cresce in prati asciutti e soleggiati, lungo gli argini dei muri, sui margini delle strade e in genere nei terreni abbandonati. E’ particolarmente diffusa in Italia settentrionale. Raggiunge generalmente un’altezza pari a 100-150 cm.
L’artemisia è un’erba perenne aromatica, che può raggiungere i 100-120 cm di altezza. Cresce fino a 1200 m di altezza.
Il periodo di pollinazione sia dell’ambrosia che dell’artemisia inizia a luglio, continua per tutto il mese di agosto e cala progressivamente in settembre.
Parietaria
E’ un’erba altamente allergenica che cresce in tutta Italia.
Deve il suo nome al suo habitat favorito: i vecchi muri (paries in latino), meglio se all’ombra.
Ha un lunghissimo periodo di fioritura che va in genere da marzo fine ottobre.
Graminacee
Sono erbe molto diffuse. Caratterizzate dalla presenza di spighette di varie dimensioni, che pollinano prevalentemente in primavera e inizio autunno (da marzo a settembre compreso).
Raggiungono concentrazioni atmosferiche di polline più alte in Italia settentrionale e centrale rispetto all’Italia meridionale.
Dove le temperature più elevate tendono a determinare un più precoce essiccamento di queste erbe.
Tra le principali erbe classificate come graminacee ricordiamo: gramigna, loglierella, erba codolina (coda di tipo), erba mazzolina, bambagiona, paleo odoroso.
Alternaria alternata
Non è una muffa perenne. E’ infatti presente tutto l’anno.
In estate con l’alta umidità può essere particolarmente fastidiosa.
E’ una muffa diffusa in tutto il mondo, principalmente in natura, soprattutto nella terra e su materiali organici morti.
All’interno dei locali, le muffe si sviluppano dove è umido (condutture danneggiate, crepe dei muri, elevata umidità relativa dell’aria).
Altri possibili catalizzatori sono gli impianti di aerazione, i ventilatori, gli umidificatori e le fontane decorative non sottoposti a regolare e accurata manutenzione e la presenza diverse piante in quantità in un locale.
Le malattie da pollini estivi
Come accennato in precedenza, le persone allergiche possono manifestare diversi sintomi.
Rino-congiuntivite allergica
Sicuramente è la forma di allergia più diffusa. Spesso rinite e congiuntivite allergica sono associati, anche se in alcuni casi si può soffrire solo di rinite o di congiuntivite.
Nella rinite gli allergeni infiammano la parete delle cavità nasali. Causano prurito nasale, gocciolamento e starnuti a raffica. Sintomi spesso associati a naso chiuso e perdita dell’olfatto.
La rinite allergica si può complicare con la comparsa di sinusiti e poliposi.
Nella congiuntivite si infiamma cronicamente la congiuntiva. Cioè la membrana che riveste l’occhio.
Gli occhi sono arrossati, prudono e lacrimano in continuazione.
Queste forme di allergia sono molto fastidiose e alterano notevolmente la qualità della vita dei pazienti.
Asma allergica
L’asma allergica rappresenta una delle più frequente malattie croniche.
Chi soffre d’asma fa fatica a respirare, spesso si sente soffocare. Ha fame d’aria. Che non è una bella sensazione.
Negli ultimi anni questa malattia è in costante aumento in tutto il mondo e in tutte le età. Soprattutto nei bambini.
E’ fondamentale che sia riconosciuta e curata in modo adeguato. Non basta lo spray quando manca il fiato.
Serve anche una terapia per pulire adeguatamente i bronchi dall’infiammazione allergica cronica.
Servono controlli per valutare se la malattia è tenuta a bada e non evolve.
Insomma è una condizione da non sottovalutare, come invece spesso accade.
Cross-reattività tra pollini ed alimenti vegetali
In alcune persone allergiche ai pollini si possono manifestare delle cross-reattività.
Infatti i pollini hanno strutture simili in alcuni frutti e verdure.
Nel periodo di pollinazione assumendo gli alimenti con allergeni simili ai pollini queste persone possono presentare sintomi allergici
Pollini | Frutta e verdura |
---|---|
Graminacee | Frumento, melone, anguria, pomodoro, arancia, kiwi, pesca, albicocca, ciliegia, prugna |
Urticacee | Gelso, basilico, piselli |
Composite | Sedano, melone, anguria, mela, banana, zucca, camomilla |
Betulacee | Mela, pera, albicocca, ciliegia, noce, banana, nocciola, carota, nocchio, sedano, patata |
Come capire se si è allergici
Il test allergologico utilizzato come primo livello di indagine per fare la corretta diagnosi di allergia è il prick test.
Un test specifico e sensibile. Si esegue con estratti di proteine purificate.
Si effettua mettendo sulla pelle una goccia della proteina purificata dell’allergene e praticando sulla goccia una piccola scarificazione.
Quando non si ha reazione sulla scarificatine il prick test è negativo. Se si sviluppa un rigonfiamento rosso e con prurito il test è positivo. Le dimensioni del ponfo variano a seconda del grado di allergia.
Un test positivo ci dice che abbiamo IgE specifiche nei confronti del polline.
Per eseguire il test correttamente i farmaci antistaminici devono essere sospesi per almeno 10 giorni.
I prick test possono essere fatti in ambulatori di allergologia o comodamente a casa tua.
Terapia
Come primo accorgimento vanno seguiti dei consigli per ridurre le probabilità di contatti con i pollini.
Per graminacee, composite e parietaria durante i periodi di pollinazione evitare:
- le uscite nelle ore di maggiore concentrazione pollinica, preferendo le uscite in prima mattina o tarda serata
- le gite in campagna, soprattutto se è presente vento e, in special modo, non passeggiare nei prati dove sia stato fatto di recente il taglio dell’erba
- i viaggi in macchina o in treno con i finestrini aperti. Se si viaggia in macchina, usare preferibilmente un impianto di aria condizionata, munito di filtri di aerazione anti-polline
- le attività all’aperto nelle ore centrali della giornata, soprattutto nelle giornate soleggiate e ventose e respirare attraverso il naso che filtra l’aria in entrata o indossare una maschera antipolvere.
- le strade trafficate e le aree verdi
poi
- bisogna lavare con più frequenza i capelli, in quanto i pollini presenti nell’aria possono finire tra i capelli e poi depositarsi sul cuscino durante il sonno
- fare attenzione agli eventi temporaleschi
- in casa tenere chiuse le finestre durante le ore centrali della giornata
In caso di allergia all’alternaria:
- Posizionare i mobili ad almeno dieci centimetri dalla parete
- Non tenere piante dove si dorme
- Smaltire ogni giorno il compostaggio ed i rifiuti vegetali o accumularli all’esterno dell’abitazione
I farmaci
Dopo aver individuato esattamente i pollini a cui si è allergici e seguito i consigli ambientali un medico esperto può impostare una terapia con farmaci che deve essere sempre personalizzata.
Infatti ogni allergia si sviluppa in maniera diversa nelle diverse persone.
I classici utilizzati nelle allergie per alleviare i sintomi e curare l’infiammazione sono: antistaminici, cortisonici locali e soprattutto nell’asma antileucotrienici.