Finite le vacanze si torna al lavoro, per molti è il momento dello stress da rientro. Sei milioni: questo il numero degli italiani che soffrono di stress da rientro. Si stima che un italiano su dieci ne soffra. Non si tratta di una vera e propria patologia.
E’ un’improvvisa condizione di disagio, spossatezza e depressione. Un malessere in cui rischiano di incorrere soprattutto coloro che tornano al lavoro dopo una lunga pausa.
Cos’è lo stress?
Lo stress è la risposta endocrina attivata dal sistema nervoso una volta che il cervello ha stabilito di trovarsi di fronte a una situazione stressante.Questa risposta attiva ad esempio manifestazioni fisiche quali tensione muscolari e tachicardia.
Agli albori dell’evoluzione della specie umana erano utili all’uomo per prepararsi alla lotta fisica. Oggi non dobbiamo più lottare con animali feroci e non corriamo così come allora pericolo di vita. Il cervello però attiva ugualmente lo stato d’allerta, stavolta per problemi con il partner, con il capo o per problemi di lavoro
Il rientro dalle vacanze può essere avvertito come stress. In latino Vacare, il verbo da cui la parola vacanza trae origine, significava essere vuoto o essere libero.
Ed in realtà ogni vacanza altro non è che un periodo sgombro o libero da impegni, incombenze, obblighi e doveri.
In vacanza nessuno ha soggezioni di sorta, si spegne la sveglia, il cellulare e il personal computer, skype resta muto. Facebook e Twitter servono solo a postare moderne cartoline virtualmente indirizzate a tutti gli amici.
La fine della vacanza e il rientro
Chiaro è che la vacanza rappresenta un’eccezione alla vita quotidiana, un’occasione per rigenerarsi e svagarsi.
In ci troviamo di fronte una interruzione della routine. Comunemente si dice che consentano di staccare la spina ovvero di allentare la tensione.
Smaltire i pensieri stressanti e liberare la mente e l’anima dalle energie negative.
In altre parole le vacanze consentono, per il solo fatto di allontanare il soggetto dalla sua quotidianità, di ridurre i livelli di stress e ansia.
Ovviamente non si può vivere in vacanza per una vita intera. E quindi dalla vacanza, anche dalla migliore mai vissuta, prima o poi si deve pur ritornare.
Il ritorno dalla vacanza è sinonimo di ripresa: chi rientra dalle ferie deve riavviare la sua vita quotidiana. Ritrovare i ritmi di sempre. Riattaccare la sveglie e riaccendere il personal computer. Riprendere a lavorare e riallacciare i soliti rapporti professionali, anche quelli meno pacifici.
Il primo giorno di lavoro normalmente è il più difficile da affrontare. Il corpo e la mente rimpiangono il riposo ed il relax il cui ricordo è troppo vivo e presente per essere accantonato su due piedi.
Ritornare alle proprie responsabilità ingenera una normale tensione negativa che facilmente si può tradurre in tensione fisica ed emotiva. In alcune persone si può generare lo [/wc_spacing]- Se si rientra da un viaggio sarebbe gradevole ritornare in una casa accogliente o quantomeno non calda. Con l’aria non viziata, non polverosa e il meno disordinata possibile.
- Perciò se puoi domanda a un vicino, un amico o un parente di aprire per te la casa qualche ora prima del tuo rientro. Anche solo per arieggiare l’ambiente.
- Qualche giorno prima del rientro a casa incomincia a stilare una lista degli impegni importanti e delle incombenze inderogabili, dai un ordine di priorità ai tuoi carichi e quindi organizza un buon piano d’azione per i primi giorni in città.
- Non tuffarti subito nella sistemazione compulsiva delle valige e degli armadi. Gli interminabili giri di lavatrice al suono della centrifuga possono attendere e possono aspettare anche i turni non stop al ferro da stiro. Non lasciarti sopraffare dall’ansia di nascondere le valige vuote nell’armadio.
In secondo luogo
- Dormire molto e bene, evitando di passare dalle 8-10 ore di sonno del periodo vacanziero alle 6-7 che ci si concede al rientro. Dormire bene aiuta a vivere bene perché durante il riposo notturno l’organismo si rigenera e si prepara ad affrontare con forza le battaglie quotidiane. Eventuali problemi di insonnia vanno affrontati aiutandosi con un bagno caldo la sera o con una tisana.
- Abituarsi con gradualità. Rientrando dalle vacanze alcuni giorni prima della fine delle vacanze per poter tornare senza un impatto brusco alle temperature e ai ritmi cittadini. Se possibile, anche il lavoro andrebbe ripreso gradualmente.
- Fare movimento, soprattutto se le ferie sono state “attive”. Fare attività fisica infatti aiuta a diminuire lo stress e a riposare meglio.
- Seguire un’alimentazione corretta. Il cervello ha bisogno soprattutto di zucchero, perciò ben vengano, senza esagerare, i carboidrati semplici (saccarosio, miele, confetture, frutta) e quelli complessi (pane, pasta, riso e cereali). La melatonina contenuta nella buccia dei chicchi d’uva, ad esempio, può essere un valido aiuto all’umore.
- Se hai intenzione di dimagrire, rimanda la dieta di qualche settimana. La dieta è un sacrificio e comporta delle evidenti restrizioni. Per cui procrastina la tua decisione di perdere peso a quando avrai ristabilito completamente la routine quotidiana.
- Stare alla luce del sole. Il passaggio dalla luce del sole in spiaggia a quella artificiale dell’ufficio può mettere sotto stress il corpo e la mente. Un consiglio: fare la pausa pranzo all’aria aperta.
- Essere ottimisti. Fare pensieri positivi aiuta a ritagliarsi degli spazi di riflessione e a spostare l’attenzione su cosa desideriamo e sulle nostre capacità.
- Fai una pausa in più. Le giornate lavorative possono essere molto lunghe, assai faticose. Oltremodo snervanti. Concediti, ove possibile, una pausa aggiuntiva. Che può essere una seduta dall’estetista. Una passeggiata per negozi, un caffè con un’amica. Un cinema, una pizza o la lettura di qualche pagina di un libro incominciato durante le ferie.
Ricorda che è importante allentare la tensione di tanto in tanto. Farlo aiuta a mantenere la calma e consente di sopportare meglio ogni fatica. - Durante i primi giorni di lavoro evita di combattere contro i mali del mondo. In parole povere evita le questioni troppo spinose. Accantona per un attimo le pratiche difficili. Sorridi ai colleghi che detesti evitando di incrociarli anche nella pausa caffè.
- Niente tecnologia a letto. Non tenere in camera da letto né computer, né cellulare, né televisione, perché il cervello potrebbe smettere di associare quella stanza al momento del sonno, considerandola alla stregua di un “prolungamento” del salotto.
- Tornare a scuola con gradualità. Dopo tre mesi di vacanza, per i bambini è ancora più importante tornare al ritmo della scuola gradualmente. Occorre dare al bambino il tempo di abituarsi alle lunghe ore che trascorrerà seduto.
- Concedersi un weekend di relax. Finché il tempo lo consente, dedicare il fine settimana al relax e alla famiglia come se le vacanze non fossero ancora finite, per ricaricarsi e iniziare al meglio la nuova settimana.