La caduta dei capelli può essere dovuta a molti fattori. Può essere un evento naturale, fisiologico. Oppure la spia di varie malattie. E’ un evento che porta sempre grande preoccupazione. Soprattutto se la perdita di capelli è importante. Se cronica può diventare un problema estetico e psicologico.
La caduta fisiologica dei capelli è naturale. Il ciclo della formazione del capello, dalla nascita alla caduta si rinnova almeno una ventina di volte nella vita dell’uomo. Il capello nasce, cresce, cade e si rinnova. Non per forza in tempi brevi, un ciclo può durare anche anni.
Questo ciclo può accelerare. Oppure vi possono essere zone del cuoio capelluto in cui dopo aver accelerato si arresta.
Nel maschio l’arretramento della linea di attaccatura dei capelli a livello frontale e temporale comincia durante l’adolescenza. Continua poi in maniera progressiva e diffusa ad un ritmo lento. Con l’aumentare dell’età una percentuale significativa della popolazione maschile sperimenta una accelerata caduta dei capelli. Che può arrivare alla calvizia. Questo fenomeno è più frequente negli uomini. Ma può essere presente anche nelle donne.
I capelli
I capelli svolgono una serie di ruoli importanti, tra cui protezione fisica, termoregolazione, dispersione del sudore, produzione di sebo e feromoni, oltre ad essere fonte di comunicazione sociale e sessuale. Di conseguenza, la caduta dei capelli può determinare un disagio psicosociale profondo.
Ogni persona possiede circa 120.000 capelli. Quella che si vede a occhio nudo è solo la porzione esterna.
Il follicolo pilifero è un’introflessione a forma di sacco che attraversa l’epidermide e ha una dilatazione che affonda nel derma detta bulbo pilifero. Il follicolo pilifero ospita il capello. Dal bulbo pilifero continua con il colletto restringendosi fino allo sbocco sull’epidermide.
Follicolo, pelo e ghiandola sebacea annessa formano il complesso pilosebaceo. Il bulbo pilifero è la parte più profonda del follicolo dove nasce il capello. E’ la parte deputata alla generazione di tutte le componenti del capello e del follicolo pilifero.
Alla base del bulbo pilifero vi è la papilla dermica il punto in cui i vasi sanguigni giungono al capello e lo nutrono, consentendogli di crescere.
I capelli sono costituiti da proteine, acqua, lipidi, pigmenti ed oligoelementi. La proteina più importante è la cheratina che costituisce il capello in una percentuale che va dal 65% al 95%. L’oligoelemento più importante è il ferro. Un’altra proteina che entra nella costituzione del capello è la melanina che conferisce il colore al capello. Per la produzione di melanina sono importanti zinco, magnesio e rame. La melanina viene prodotta dai melanociti che si trovano nel bulbo pilifero. La feomelanina conferisce la tonalità bionda o rossa, mentre la eumelanina quella castana o nera.
Il ciclo della vita dei capelli
Il ciclo di vita dei capelli varia tra i 2 e i 7-10 anni ed è suddiviso in tre fasi.
La prima fase è quella vitale della crescita, chiamata anagen, che nella donna dura circa sei anni, mentre nell’uomo non più di tre. In questa fase si osserva la formazione di tutte le strutture relative al capello: il follicolo pilifero, la papilla, il bulbo, la ghiandola sebacea, il muscolo erettore del pelo. Avviene anche la sintesi di melanina. Dura dai 3 ai 7 anni e c’è una crescita continua di circa un centimetro al mese.
La seconda fase dura circa tre settimane, è chiamata catagen, è la fase di involuzione, in cui il capello formato si porta via via verso gli strati più superficiali dell’epidermide. Si allontana dalla papilla pilifera che nutre il capello. Il follicolo è in una fase di riposo. Si osserva inoltre una diminuzione delle dimensioni della papilla.
La terza fase dura circa due tre mesi, è chiamata telogen. È il periodo terminale durante il quale il capello si trova ancora nel follicolo pilifero ma le attività vitali sono completamente cessate. Questo capello, pur “morto”, prima di cadere rimane ancora sul cuoio capelluto per un po’ di tempo, per poi cadere.
Questi cicli che abbiamo descritto non interessano tutti i capelli contemporaneamente, ma si alternano seguendo ritmi individuali.
Capelli e ormoni
La cute è molto influenzata dagli ormoni. Gli ormoni maschili sia nell’uomo che nella donna possono determinare una alterazione nella composizione del sebo e un aumento della sua produzione. Il sebo è secreto dalle ghiandole sebacee. Accelerano il ciclo di vita dei capelli.
Ad agire è la forma attiva del testosterone che si lega a specifici recettori a livello del follicolo pilifero. Tutto dipende dal numero di recettori presenti. Se sono in eccesso il testosterone agisce accelerando la caduta dei capelli. Questa non è dovuta ad un aumento del testosterone nel sangue ma ad una maggior sensibilità dei suoi recettori sul follicolo pilifero.
L’aumento del numero di recettori e quindi della sensibilità del capello al testosterone è in parte dovuta al nostro corredo genetico. In parte a fattori ambientali. A modificarsi può essere anche il livello di estrogeni. Gli ormoni femminili proteggono il capello. Ma una loro riduzione favorisce l’aumento del testosterone e quindi il processo di caduta dei capelli.
Cause della caduta dei capelli
Le cause dell’eccessiva caduta dei capelli sono molte.
Il cambio di stagione può influire sul ritmo della crescita dei capelli. Si è osservato che durante le mezze stagioni, primavera e autunno, si perdono più capelli. Fenomeno del tutto normale.
Predisposizione genetica
Come già accennato vi può essere una predisposizione genetica alla caduta in eccesso dei capelli. In questo caso la caduta dei capelli è generalmente progressiva. E’ legata ad una maggiore sensibilità del follicolo pilifero agli ormoni maschili.
Nell’uomo porta alla calvizie già in giovane età. Nella donna causa quella che viene definita alopecia androgenetica. Come per l’uomo anche per la donna gli androgeni (ormoni maschili) sembrano essere i principali responsabili. Nelle donne la quantità di questi ormoni è nettamente inferiore.
Ma soprattutto in conseguenza della menopausa e dell’avanzamento dell’età e di altri fattori diminuiscono gli estrogeni e aumentano gli androgeni. Questo fenomeno tende ad aumentare con il passare dell’età causando una maggiore caduta di capelli. I capelli diventano atrofici, cioè corti, sottili, non pigmentati. Aumenta il loro ciclo di vita.
A differenza degli uomini, la maggior parte delle donne non diventano mai totalmente calve. Inoltre, nella maggior parte delle donne il diradamento si manifesta diffusamente nella parte centrale del capo.
Alopecia areata
A volte capita anche che il sistema immunitario di una persona attacchi le cellule del bulbo pilifero in crescita. Questa malattia autoimmune, chiamata alopecia areata, è caratterizzata da un’alterazione del ciclo dei follicoli piliferi, che entrano prematuramente nella fase terminale detta telogen. I capelli si rompono e cadono, formando delle chiazze sparse sul cuoio capelluto. In questo caso, i follicoli piliferi si rigenerano quando il sistema immunitario torna ad essere sotto controllo e a funzionare normalmente.
L’area colpita da alopecia inizialmente può essere piccola, per poi espandersi e interessare vaste zone del capo o tutta la testa. L’alopecia areata può insorgere a ogni età, ma spesso compare nell’infanzia.
Lo stress
Un fattore importante nell’eccessiva perdita di capelli è sicuramente lo stress.
Durante lo stress si assiste ad una cronica produzione di cortisolo, di adrenalina e ad una attivazione del sistema nervoso periferico ortosimpatico.
Questi fenomeni portano ad un ridotto afflusso di sangue e quindi di ossigeno al cuoio capelluto provocando sofferenza ai capelli.
Lo stress può essere più o meno grave. Le forme leggere sono abbastanza frequenti e non particolarmente dannose. Mentre in caso di stress cronico la caduta dei capelli può essere importante.
Questo fenomeno può essere considerato come un segnale che è arrivato il momento di dare un cambio alla vostra vita. Bisogna scegliere il modo a voi più congeniale per ridurre lo stress. Si può cercare di cambiare lo stile alimentare, fare più attività fisica. Praticare un corso di yoga, una seduta settimanale dal terapista o la meditazione
La menopausa e l’invecchiamento
Al termine della vita fertile le ovaie producono una quantità più bassa di estrogeni. Nella menopausa e nell’invecchiamento i capelli, non più protetti dal benefico effetto di questi ormoni sul ciclo follicolare, appaiono più deboli, sottili e radi e può comparire una forma di alopecia di tipo maschile.
Alimentazione non adeguata
Gli squilibri alimentari e le drastiche diete dimagranti possono comportare una carenza di ferro (anemia), zinco, rame, selenio, zolfo, vitamine e di tutte le altre componenti di una dieta sana e bilanciata. Favorendo un aumento della perdita dei capelli. Soprattutto un forte dimagramento è causa di sofferenza per il cuoio capelluto e i capelli.
Trattamenti cosmetici aggressivi
Rispetto all’uomo, la donna si sottopone ad un maggior numero di trattamenti estetici come: permanenti, decolorazioni, tinture, casco, piastre, phon e lavaggi troppo aggressivi. Che possono indebolire alla lunga i capelli.
Se l’impiego di accessori per lisciare o arricciare i capelli diventa quotidiano, è bene cominciare a pensare di cambiare pettinatura. Perché a lungo andare l’eccesso di calore stressa il follicolo pilifero e assottiglia il capello.
Esattamente come le piastre o i ferri arricciacapelli, anche le tinte rischiano di indebolire i capelli. Soprattutto se fatte in modo continuo, perché le sostanze chimiche che contengono devono rompere la cuticola a protezione del fusto per depositare il pigmento colorato, rovinando di conseguenza la chioma.
Per limitare i danni, meglio far passare almeno 8 settimane fra una colorazione e l’altra. Poi investire in prodotti specifici per chiudere le cuticole e trattenere l’umidità.
Spesso anche la coda di cavallo troppo stretta, pur essendo comoda e veloce da realizzare, è stressante per i capelli. Se infatti la coda di cavallo è troppo stretta, i follicoli ne risentono e si può così avere quella che viene chiamata “alopecia da trazione”.
Se la sera vi ritrovate col cuoio capelluto dolorante, è segno che la coda di cavallo è troppo stretta. Quindi è bene allentarla o, meglio ancora, cambiare pettinatura. Così da non provocare danni permanenti al follicolo pilifero.
Fattori ambientali
L’inquinamento del luogo in cui vivi può favorire un eccesso nella caduta dei capelli. Anche il fumo di sigaretta può indebolire i capelli.
Fattori che favoriscono la caduta dei capelli sono anche una eccessiva esposizione al sole o alle radiazione UV.
Forfora
La comparsa della forfora e soprattutto una cute seborroica può determinare sofferenza nei capelli.
Una cute seborroica è caratterizzata da un eccesso di produzione di sebo con un’alterata presenza di grassi al suo interno. Se forfora e seborrea diventano cronici si può avere un danno al ciclo di vita dei capelli. La stesa cosa può avvenire in caso di dermatiti del cuoio capelluto.
Il consiglio: al primo accenno di forfora, usate uno shampoo specifico, ma se il problema non si risolve è il caso di consultare un medico per scongiurare la presenza di qualche patologia del cuoio capelluto, come psoriasi o infezioni fungine.
La gravidanza
Dopo una gravidanza si può assistere ad un calo degli estrogeni, unito ad una aumento dello stress e in alcuni casi a depressione. Generalmente non c’è da preoccuparsi, il meccanismo ormonale si regola da solo. In questo caso è inutile esagerare coi trattamenti. Basta solo aspettare che i capelli riprendano naturalmente tono e corposità, cosa che in genere avviene entro 6-12 settimane dal parto.
Disturbi della tiroide
Nei casi in cui la ghiandola tiroidea funziona poco (ipotiroidismo) o troppo (ipertiroidismo) si manifestano alterazioni del peso corporeo, pelle secca e colorito pallido. Uno dei sintomi più comuni (sebbene molto spesso trascurato) è proprio la fragilità dei capelli, con conseguente caduta.
Anemia da carenza di ferro
Questa malattia del sangue si manifesta in presenza di una mancanza di ferro, che priva l’organismo dei globuli rossi necessari a trasportare l’ossigeno in tutto il corpo e, di conseguenza, anche ai capelli, provocandone quindi la caduta.
Solo un esame del sangue potrà stabilire un’effettiva carenza di ferro che, una volta confermata, si può risolvere con un cambiamento delle abitudini alimentari. Introducendo nella dieta cibi ricchi di ferro, o assumendo integratori specifici.
Sindrome dell’ovaio policistico
Questo disturbo endocrino va ad incidere sulla funzione delle ovaie. E’ caratterizzato da un’eccessiva produzione di androgeni (gli ormoni maschili). questo come già accennato determina una aumento eccessivo nella perdita dei capelli. In caso di sindrome dell’ovaio policistico sarà il medico a stabilire la terapia più idonea.
Carenza di zinco
Lo zinco è responsabile della formazione della cheratina, che compone capelli e unghie. Una sua carenza comporta pelle e capelli più sofferenti. Tra tutte le cause della caduta dei capelli, questa è la più normale e meno preoccupante. I nuovi capelli “di ricambio”, crescendo spingono fuori i vecchi, che vengono eliminati proprio con una caduta fisiologica. Il processo di ricambio dura da uno a tre mesi, e in generale porta a una caduta di quotidiana tra 50 e 100 capelli.
Assunzione prolungata di farmaci
Farmaci quali la pillola anticoncezionale, i beta-bloccanti, gli antidepressivi, gli anticoagulanti, gli inibitori ACE , le anfetamine, le sedute di chemioterapia e tante altre terapie mediche possono comportare una debolezza del capello fino alla caduta.
Obesità
Sovrappeso e soprattutto obesità possono indurre una eccessiva caduta dei capelli. Il tessuto adiposo è un organo vero e proprio che produce adipochine. Inoltre nel tessuto adiposo gli estrogeni vengono convertiti in androgeni. Questi fenomeni indeboliscono i capelli.
Depressione e stati ansiosi
Anche in caso di sofferenza psichica prolungata come nel caso della depressione o degli stati di ansia si ha una sofferenza prolungata dei capelli che vengono indeboliti e possono cadere in accesso.
Altre malattie che causano un eccesso di caduta dei capelli sono la vitiligine, il diabete, le malattie croniche del fegato.
Quando andare dal medico e fare esami specifici
Quando la caduta è persistente e rilevante, vale la pena prestare attenzione e valutare le eventuali prime avvisaglie di un problema più serio. In particolare in presenza di alcuni sintomi specifici: prurito alla testa, dolore al cuoio capelluto, capelli grassi o forfora. In questi casi è utile rivolgersi al proprio medico di fiducia.
L’esame che ci permette di verificare se la caduta dei capelli è normale o patologica è chiamato tricogramma. Esamina al microscopio un campione di capelli per individuare eventuali problemi nel ciclo naturale di ricrescita.
Contrastare la perdita dei capelli
La terapia per l’eccessiva caduta dei capelli può essere molto varia. Prima di tutti se la caduta è importante sarà il vostro medico ad inviarvi da uno specialista dermatologo.
Oggi ci sono terapie specifiche molto efficaci. Lozioni o farmaci che hanno la funzione di ridurre la sensibilità del follicolo pilifero agli ormoni androgeni ( 1 ). Sono antiandrogeni come il minoxidil. Questo principio attivo contrasta l’alopecia androgenetica sia negli uomini che nelle donne. Non è ancora del tutto chiaro come funzioni il minoxidil ma usato correttamente, due volte al giorno, e massaggiato in profondità nel cuoio capelluto, rallenta la caduta dei capelli e ne promuove la crescita.
L’altra molecola attualmente approvata per la caduta dei capelli è la finasteride. L’utilizzo di questo principio attivo è approvato solo per gli uomini perché agisce sui follicoli sensibili al testosterone. Fra gli effetti collaterali più comuni c’è la perdita della libido.
Per quanto riguarda l’alopecia areata, invece, si sta studiando un farmaco, da applicare localmente, a base di principi innovativi che agiscono sul sistema immunitario. Sono il Ruxolitinib e il tofacitinib, due sostanze che intervengono su fattori chiave per lo sviluppo delle risposte immunitarie. Approvate dalla FDA – Food and Drug Administration statunitense – per trattare l’artrite reumatoide e alcune malattie che colpiscono il midollo osseo, hanno mostrato risultati promettenti nell’alopecia areata. La ricerca sta lavorando su prodotti a base di queste due sostanze ma per uso topico. Da applicare nelle aree interessate da perdita dei peli, in modo da minimizzare gli effetti collaterali
Trapianto di capelli
Un altro modo per combattere la caduta dei capelli è trapiantare i follicoli piliferi dai lati e dalla parte posteriore del cuoio capelluto fino alla sommità della testa. I risultati del trapianto di capelli in uomini con alopecia androgenetica sono migliori se si associa terapia con finasteride 1mg/die.
Le tecnica più avanzate di trattamento dell’alopecia androgenetica prevede l’autotrapianto di capelli. Questa tecnica, eseguita da un dermatologo esperto di tricologia o da un chirurgo plastico, consiste nel prelevare una striscia di capelli nella regione posteriore della testa e reimpiantarli nelle zone più diradate. In alternativa, è possibile prelevare direttamente i singoli follicoli piliferi, che andranno poi ad essere reinnestati nelle zone a più scarsa densità.
Cure naturali
Per le forme medio-lievi come la prevenzione della caduta dei capelli si può usare anche rimedi non farmacologici ma naturali. Prima di tutto intraprendere uno stile di vita sano.
Contrastare lo stress come già descritto. Si può inoltre cercare di stimolare il bulbo a riprendere la sua normale attività. Vi consigliamo alcuni dei più comuni rimedi.
Lozione
Versate in una bottiglietta con contagocce due cucchiaini di vodka, 5 gocce di olio essenziale di alloro, 5 gocce di olio essenziale di salvia sclarea, 5 gocce di olio essenziale di rosmarino e 5 gocce di olio essenziale di rosa. Aggiungete due cucchiai di acqua e ogni sera versate qualche goccia della lozione sul cuoio capelluto, massaggiando fino al completo assorbimento.
Altri rimedi
Frizione al crescione
Per migliorare l’attività del bulbo pilifero, preparate una lozione con 50 ml di succo centrifugato di crescione e 50 ml di alcol a 95°C. una volta al giorno, usate il preparato per frizionare il cuoio capelluto.
Maschera rinforzante all’avocado
L’avocado è ottimo per capelli e pelle, e le sue grandi proprietà nutrienti rinforzeranno il capello. Basterà una maschera di polpa di avocado posta direttamente sui capelli mezz’ora prima di uno shampoo
Olio essenziale di rosmarino
Il rosmarino è una sostanza ottima per stimolare la circolazione sanguigna nel cuoio capelluto, che assicura una maggior salute dei capelli, prevenendo la caduta. Si possono usare degli impacchi di questo olio essenziale diluito in un olio vegetale
Impacchi di tea tree oil
Il tea tree oil è ricco di proprietà benefiche. Per il cuoio capelluto, elimina il sebo in eccesso, che molto spesso occlude i follicoli impedendo la nascita di nuovi capelli. Diluisci il tea tree oil in un altro olio vegetale per farci degli impacchi.
Aceto di mele
L’aceto di mele è un ottimo idratante, utile per lucidare i capelli ma anche per combattere la forfora e la formazione di sebo in eccesso.
Zenzero
Lo zenzero è ricco di ottime proprietà, tra cui la stimolazione della circolazione sanguigna anche nel cuoio capelluto, per prevenire la caduta dei capelli.
Integratori
I più efficaci sono il lievito di birra, ricco di vitamine del gruppo B, l’olio di germe di grano, che apporta alte dosi di vitamina E, e l’estratto di miglio.
Cosa abbiamo imparato
I nostri capelli hanno un ciclo di vita che li vede nascere, crescere e morire. Una quota di perdita di capelli è quindi naturale. Con l’invecchiamento il ciclo di vita dei capelli si accorcia e sia nell’uomo che nella donna vi può essere una più o meno rapida e progressiva perdita che può portare soprattutto nell’uomo alla calvizia.
Molte condizioni ambientali e malattie possono essere poi associate ad una eccessiva perdita di capelli. Se questa è importante e precoce è necessario ricorrere al consiglio del vostro medico di fiducia. Potrebbe essere necessario eseguire esami per approfondire la causa della caduta di capelli.
1 commento su “Capelli: come intervenire quando se ne perdono troppi”
sono intollerante al minoxidil, c’e’ qualche altro componente per combattere la caduta?