Il resveratrolo è un derivato vegetale che porta con se molte proprietà benefiche. Contenuto in vari alimenti, soprattutto nel vino rosso e negli acini d’uva, ha visto fiorire intorno a sé una ricca letteratura scientifica. Tra breve ne sentiremo parlare sempre di più. Dal punto di vista chimico appartiene alla famiglia dei polifenoli.
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I polifenoli sono composti che possiedono uno o più anelli aromatici e sono suddivisi in: acidi fenolici, flavonoidi, stilbeni, tannini.
Il Resveratrolo (trans-3,4’,5 triidrossistilbene) appartiene agli stilbeni. E’ prodotto da vari vegetali dove ha un’attività di difesa ad alcuni stimoli esogeni, quali radiazioni UV, stress chimici, in particolare, le infezioni microbiche.
Quali frutti contengono il resveratrolo
E’ presente in diversi alimenti: uva, arachidi, pistacchi, frutti di bosco, pinoli, noci. Tuttavia, la più importante fonte alimentare di resveratrolo è il vino rosso.
Il suo contenuto nell’uva varia da 0.16 al 3.54 mg/g. La buccia dell’uva secca contiene circa 24 mg/g di resveratrolo. Il succo di mirtillo grezzo contiene circa 0,2 mg/l.
E’ molto ricco di resveratrolo il Polygonum Cuspidatum. Una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Pilygonaceae, originario dell’Asia. Oggi diffuso anche in Europa. Pianta utilizzata in oriente come lassativo e sostanza nutritiva. L’estratto secco di questa pianta contiene resveratrolo in quantità fino a 400 volte più alte che nell’uva.
Il paradosso francese
Gli effetti benefici associati al resveratrolo sono stati individuati nella ricerca riguardante il cosiddetto paradosso francese. Risalente a studi epidemiologici condotti negli anni 90.
Si era infatti notato che la popolazione residente nella parte meridionale della Francia, nonostante avesse un’alimentazione quotidiana simile a quella di alcuni stati americani era meno soggetta a malattie di tipo cardiovascolare.
La differenza nella dieta tra USA e Francia era legata al consumo di vino rosso. E’ stato effettuato quindi uno studio sulle varie componenti del vino, prodotto largamente consumato in Francia. Si è scoperto che gli effetti benefici del vino potessero essere legati al resveratrolo.
Le proprietà benefiche
Gli studi hanno dimostrato che il resveratrolo presenta numerose proprietà benefiche:
- antinfiammatoria
- antiossidante
- cardioprotettiva
- neuroprotettiva
- antimicrobica
- epatoprotettiva
- antiaggregante piastrinica
- rallenta le malattie tumorali
- antidiabetica
- antiobesità
- antiosteoporosi
- antiestrogenico (agonista dei recettori degli estrogeni)
Gli studi farmacologici e clinici disponibili non riportano né tossicità, né effetti collaterali significativi. Non sono note controindicazioni particolari, eccetto per l’ipersensibilità individuale.
Non va comunque assunto mai in gravidanza e durante l’allattamento. Recenti studi clinici hanno dimostrato che il resveratrolo è ben tollerato e farmacologicamente sicuro a dosi fino a 5 g/die.
Attività antiossidante
Il resveratrolo agisce come antiossidante. Neutralizza l’azione dei radicali liberi e i loro danni alle strutture della cellula. Danni sulle proteine, membrana cellulare e DNA.
E’ anche in grado di aumentare l’attività di enzimi antiossidanti del nostro organismo. Cioè le nostre difese contro i radicali liberi. Soprattutto nei confronti della glutatione perossidasi, glutatione S-transferasi, glutatione reduttasi.
Non è ancora chiara la concentrazione a cui manifesta questi effetti positivi contro i radicali liberi. Vi è ancora molto da capire su questa proprietà benefica del resveratrolo.
Cardioprotezione
Alcuni studi di carattere clinico hanno evidenziato che il consumo moderato di vino rosso produce sull’uomo una riduzione dei fattori di rischio di aterosclerosi.
Nei consumatori di vino rosso si assiste infatti, ad una riduzione dell’aggregazione piastrinica, ad un incremento dei livelli plasmatici del colesterolo HDL. Cioè della lipoproteina ad alta densità, responsabili dello smaltimento del colesterolo in eccesso nei tessuti periferici. Ad una più bassa ossidazione delle LDL (lipoproteine a bassa densità). Questi eventi si associano ad una minore formazione di placche aterosclerotiche nei vasi sanguigni.
Una studio effettuato nel 2011 ha valutato la relazione tra consumo di birra o vino e rischio vascolare. Dimostrando come un consumo lieve-moderato è inversamente associato al danno vascolare. Un altro recente studio ha trovato che il trattamento con resveratrolo a basso dosaggio (8 mg/die) per un anno ha ridotto significativamente diversi fattori di rischio cardiaco.
Neuroprotezione
E’ stato riportato che il consumo di vino rosso su base regolare può essere correlato ad un più basso rischio di sviluppare demenza, come malattia di Alzheimer e demenza vascolare.
Il resveratrolo ha un effetto anti-amiloidogenico. Cioè abbassa i livelli di peptidi beta amiloidi (Aβ) secreti e intracellulari di diverse linee cellule Questi peptidi partecipano allo sviluppo della malattia di Alzheimer. Il resveratrolo non inibisce la produzione. Non ha effetto sugli enzimi che producono e secernono Aβ. Ma promuove invece la degradazione intracellulare di questi peptidi tramite un meccanismo che coinvolge i proteasomi.
Questi risultati dimostrano un’attività anti-amiloidogenica. Suggerendo un potenziale terapeutico del composto nella malattia di Alzheimer. Uno studio recentissimo evidenzia le potenzialità del resveratrolo come anti-aging sulla funzionalità del sistema nervoso centrale.
Attività antitumorale
Nel 1997, Jang e colleghi riportano che il resveratrolo possiede proprietà antitumorali riducendo la massa tumorale in ratti. Gli autori dimostrano che blocca in vivo i tre stadi della carcinogenesi: inizio, promozione e progressione. Questi risultati sono stati riconfermati in vitro e in vivo su animali da esperimento in diversi studi.
Il resveratrolo induce apoptosi attraverso diversi percorsi diversi. L’apoptosi è la morte cellulare programmata che viene spesso bloccata nei tumori.
Questa proprietà che favorisce l’apoptosi è stata dimostrata in diverse linee cellulari neoplastiche in laboratorio. Per esempio su cellule di carcinoma squamoso e adenocarcinoma dell’esofago, della mammella, del colon e per le cellule di leucemia.E ‘stato anche dimostrato che inibisce la formazione e la diffusione di metastasi sia in vitro che in vivo.
Azione antiobesità
Il resveratrolo ha un’importante azione contro l’obesità.
Biodisponibilità del resveratrolo
La concentrazione di resveratrolo, sia nel vino rosso che negli altri alimenti è molto bassa. Ragion per cui il potenziale effetto attribuito a questo composto è stato spesso criticato.
Gli studi sulla biodisponibilità del resveratrolo sono quindi importanti. Per chiarire se le concentrazioni che si raggiunge nell’organismo che lo assume per via orale siano sufficienti a spiegare gli effetti salutistici ad esso attribuiti.
Questi studi sono tuttora incompleti.
La bassa solubilità in acqua del resveratrolo riduce il suo assorbimento. Negli animali e nell’uomo è rapidamente metabolizzato nel fegato. Nel plasma si lega alle lipoproteine e all’albumina, e questo facilita il suo ingresso nelle cellule. Ad oggi sappiamo che la concentrazione che il resveratrolo raggiunge nel sangue si abbassano molto rapidamente.
Somministrando per via intragastrica (con un sondino posto nello stomaco) 20 mg/Kg di resveratrolo. Una dose che rappresenta per un uomo adulto circa 140 volte la quantità di resveratrolo presente in un litro di vino rosso. La concentrazione nel plasma (42.8 ± 4.4 μM, 5 minuti dopo la somministrazione) decresce molto rapidamente a 0.9 ± 0.2 μM (0.2 mg/l) in 60 min.
Quando la stessa quantità di resveratrolo è somministrata oralmente la concentrazione presente nel plasma dopo 5 minuti è nettamente più bassa (2–3 μM in topi e circa 1 μM in conigli o ratti). E’ quindi seguita da un forte discesa (meno di 0.1 μM) in 60 min. Il rapido decremento della concentrazione nel sangue di resveratrolo potrebbe dipendere da vari fattori che vanno adeguatamente approfonditi.
Analoghi del resveratrolo
Per ovviare ai problemi di biodisponibilità sono molto studiati vari analoghi del resveratrolo.
Alcuni analoghi sono stati sintetizzate per migliorare la sua capacità di sopprimere la proliferazione del tumore.
Uno di loro chiamato HS-1793 presenta una attività antitumorale più forte del resveratrolo.
Anche qui la ricerca sta facendo passi da gigante.
Cosa abbiamo imparato
Possiamo sicuramente dire che il consumo di alimenti contenenti resveratrolo contribuisce alla nostra salute. Mancano ancora molte informazioni importanti per poter utilizzare questa molecola sia nella prevenzione che nella terapia di molte malattie. Vi è necessità di ulteriori ricerche per capire la quantità di resveratrolo utile nelle varie patologie. Le migliori modalità di somministrazioni e per quanto tempo somministrarlo. Questo vale per moltissime sostanze bioattive di numerosi alimenti studiati dalla nutraceutica.
Possiamo prevedere che nel futuro il loro utilizzo potrebbe essere una realtà molto importante per la cura e la prevenzione delle più importanti patologie del nostro tempo.
1 commento su “Resveratrolo: grandi proprietà benefiche per la salute”
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